La decisione è stata presa dopo l'ennesimo attacco mirato avvenuto ai danni di BigG e di altre, stando all'articolo, 20 grandi aziende statunitensi
Google fu chiara all'inaugurazione della versione localizzata del suo motore di ricerca:
"we will carefully monitor conditions in China, including new laws and other restrictions on our services. If we determine that we are unable to achieve the objectives outlined we will not hesitate to reconsider our approach to China."
e a quanto pare ad oggi, non sussistono più le condizioni per il "don't be evil" a favore del governo cinese, tanto da spingere la board di Mountain View a prendere una decisione molto importante
We have decided we are no longer willing to continue censoring our results on Google.cn, and so over the next few weeks we will be discussing with the Chinese government the basis on which we could operate an unfiltered search engine within the law, if at all. We recognize that this may well mean having to shut down Google.cn, and potentially our offices in China
Una risposta frontale ad un attacco frontale, con l'ammissione (finalmente) al pubblico main stream che c'è in atto una cyber guerra negli ultimi anni, una guerra all'informazione
Chissà se il CNAIPIC s'è accorto di nulla
Ringrazio il sempre attento Fabio Curzi per la segnalazione
EDIT: Report della The US-China Economic and Security Review Commission sull'argomento
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