Google Apps 2010 - 6 mesi d'innovazione

Nell'ultimo periodo (Q1/Q2 - 2009) Google sta spingendo fortemente la sua suite di (web)application per l'ufficio meglio nota come Google Apps al punto da poter trovare anche sulla carta stampata pubblicità che invitano allo "switch"
Inutile nascondersi dietro ad un dito sono un Google Fan della prima ora (mi esaltavo per Suggest, mi stupivo per Scholar ed imploravo per IMAP)  ma con quel minimo d'obiettività che (credo) mi contraddistingue sono molto orgoglioso del lavoro svolto dal team che si occupa di queste apps.

Ho visto crescere la soluzione da semplice "accozzaglia" di startup comprate all'asta (chi ha detto writely e jotspot?) a prodotti di una maturità quasi imbarazzante (alcuni miei utenti/clienti scambiano sistematicamente la finestra del browser per quella del "wordprocessor") e, al di la delle competenze dei singoli, questo la dice lunga sulle possibilità e sull'integrazione espresse da queste applicazioni.

Tuttavia c'è ancora molto da lavorare:
  • L'integrazione con Postini è ancora troppo superficiale e non permette di sfruttare a pieno le caratteristiche di questo mail gateway
  • Google Site è rimasto così com'era ai tempi dell'acquisizione di Jotspot, una soluzione troppo acerba per essere preso in considerazione come "portale intranet"
  • Google Groups è ancora un ibrido tra una soluzione usenet on steroids ed uno strumento ben integrato col resto della suite
  • Google Video è (a mio avviso) troppo chiuso per essere preso in considerazione come una sorta di youtube aziendale
  • Google Contacts (ancora in beta però) DEVE dare molto di più a tutta la suite
... ma son finezze se guardiamo a:
  • Gmail è oramai una soluzione solida con livelli di uptime triple 9
  • Google Calendar non ha niente da invidiare ai suoi omologhi "da banco" con tanto di gestione delle risorse aziendali (macchine, uffici, materiale vario)
  • Google Docs permette livelli di interazione e collaborazione in fase di scrittura secondi solo a Google Wave (la lotta è tutta intestina)
  • L'intuitività e la semplicità delle applicazioni velocizzano l'operatività ( molte volte ho sentito dire "Ma era così semplice?")
tutto questo sottendendo due vantaggi rispetto ad altre soluzione più blasonate (e monolitiche):
  • l'ubiquità (ogni dispositivo mobile permette virtualmente l'accesso alla suite)
  • ed il fatto che la soluzione sia totalmente in SaaS (espressione business del concetto di web 2.0, acquistando una licenza Google Apps si accede ad un servizio non si copra un software)
Fino ad oggi non mi sono mai spinto in installazione superiori alle 50 utenze, ma chi crede che queste descritte siano soluzioni da PMI si sbaglia di grosso anzi:
  • il control pannel per l'amministrazione è stato, nel tempo, notevolmente migliorato
  • c'è la possibilità di forzare parametri di sicurezza a tutti i servizi, con livelli di granularità che arrivano anche alla specifica di condivisione del singolo documento/gruppo/messaggio
  • E' possibile integrare gli users con domini LDAP e/o altri sistemi di SSO (Oauth e OpenID in primis)
  • Secure Data Connector permette l'accesso ai dati in LAN senza troppo sforzo e garantendo riservatezza e integrità
  • Provisionng API e Migration tool sono solo 2 dei tanti sistemi possibili per gestire la migrazione da un qualsiasi sistema a GApps
Senza parlare di GApps Script e del nuovo Marketplace. Beh, ce n'è abbastanza da far venire un pò d'appetito e vi invito tutti a registrarvi al Webminar che si terrà il 22 Giugno p.v. alle 5:00 pm London time :)

PS: mi scuso per l'approccio markettaro ma mi sono infervorato man mano che scrivevo :D

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