Come i social media stanno massificando l'informazione e come "porvi rimedio" (ove possibile).
I social network hanno portato una ventata d'aria fresca nel mondo di Internet, soprattutto in termini di numeri di persone che si sono avvicinate al "nuovo mondo" della rete.
Io stesso sono "socialmente" attivo su molti di questi in particolare Facebook per cui ho provato odio, amore(?) e ancora odio in una splendida alternanza prettamente umorale. Sulla base della mia avversione per i principi che regolano alcuni social ho deciso di "riattivare il blog" come elemento centrale d'informazione, l'elemento scatenante è stato l'aver appurato la totale assenza di valore aggiunto che questi network portano alla comunicazione.
Forse sono troppo eccessivo, e a guardare bene di valori ce ne sarebbero, ma nessuno di quelli che ho evidenziato ha a che fare con la qualità dell'informazione. Il fattore che ad oggi determina l'hype intorno ai social network è in assoluto la "densità" di popolazione ivi compresa. Tento di spiegarmi.
Un blog/sito viene raggiunto principalmente da persone che cercano determinati argomenti su di un motore di ricerca. La persona che raggiunge un risorsa web tramite una SERP ha la necessità di ricercare una precisa informazione, se la si trova oppure no l'azione conseguente è comunque l'abbandono della risorsa cercata.
- Qual'è il volume di persone smosso da sito web? "Beh! Dipende dal suo posizionamento all'interno dei motori di ricerca"
- Qual'è il grado di fidelizzazione "clientelare" di una risorsa web? "Anche qui dipende dal grado di affidabilità e qualità dell'informazione esposta"
- Qual'è il mezzo con cui un blogger (ad esempio) può parlare direttamente con i sui lettori? "Le sottoscrizioni ed i Feed RSS"
Tento di fare lo stesso ragionamento per i social nello specifico Facebook.
Una social page viene raggiunta principalmente dal suo "proprietario" che ha la necessità di interagire e comunicare con altre persone all'interno di un network composto da: conoscenti, amici, fans, parenti ecc... Le informazioni che vi trova dentro sono la somma delle azioni che tutti i componenti del network hanno effettuato in un determinato periodo di tempo garantendo una sorta di comunicazione indiretta perpetua.
- Qual'è il volume di persone smosso da un social? "Milioni, basti pensare che FB da solo conta 350Milioni di utenti, ma direttamente solo quelli che si è deciso di inserire in una catena di trust"
- Qual'è il grado di fidelizzazione "clientelare" di una risorsa web (nel dettaglio il proprio profilo ad esempio)? "L'appetibilità delle informazioni e il gradimento delle stesse"
- Qual'è il mezzo con cui un social-raider (passatemi il termine) può parlare direttamente con i sui lettori? "Beh mi verrebbe da rispondere il social stesso per il solo fatto che lo si usi"
Cosa implica questo?
Che la qualità di un blog si può imputare ai contenuti ivi riportati, mentre nei social network la qualità si sposta dai contenuti alle persone. Sarò provocatorio: "Non si riuscirà mai a far leggere di libertà civili e di politica ad un estremista di qualunque genere" e spesso il rigurgito di stupidaggini che leggiamo è dipendente dalle persone che abbiamo inserito nella nostra catena di trust e dal loro grado di confidenza con il mezzo "social".
Leggo questa mattina su TagliaBlog un post interessante che va esattamente nella direzione in cui mi sono mosso:
questo argomento solleva a sua volta due temi di grande importanza: quello del valore, e quello della verità. Il web attuale è privo sia di contenuti di qualità che di contenuti “veri”. Si scrive sempre meno – o si scrive solo pensando ai soldi che i banner potrebbero generare – e si perde sempre più tempo all’interno di contenitori sociali inutili, o a produrre flussi di micro-messaggini sgrammaticati simili ad SMS adolescenziali
Amen!
Vi invito a fare un esercizio mentale e ve lo consiglio anche come metodo per aumentare la vostra privacy su Facebook.
Provate ad immaginare il vostro Wall privo di ogni qual si voglia applicazione, smiles, hug, "Quelli che...", dolcetti della fortuna ed amenità varie, cosa rimane? Dove sono i contenuti e soprattutto, ci sono?
Da mesi (direi quasi un anno) il mio profilo è epurato da ogni qual si voglia genere di scemenze a vario titolo, ne è emersa una interminabile serie notizie ed informazioni che avrebbero ben arricchito il blog che state leggendo a meno ovviamente (qualora le avessi postate solo qui) dei vostri commenti (e mi riferisco a chi leggerà su FB).
La politica che adotterò d'ora in avanti? Del semplice e sano cross-posting:
- su Facebook per raggiungere chi ad oggi fa parte del piccolo cerchio di trust che mi sono creato
- su Twitter come tentativo raggiungere anche indirettamente chi non conosco
- su freeuser.org perché ... è qualcosa di mio
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RispondiEliminaProvate ad immaginare il vostro Wall privo di ogni qual si voglia applicazione, smiles, hug, “Quelli che…”, dolcetti della fortuna ed amenità varie, cosa rimane? Dove sono i contenuti e soprattutto, ci sono?
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Siamo seri.. fb è fb per questo motivo ma soprattutto perchè è un mezzo semplice e indolore per farsi i caxxi degli altri IMHO
No Michele quello è il modo in cui comunemente viene utilizzato e mi riallaccio al discorso che facevo sulle persone
RispondiEliminaMa infatti era una analisi se pur sintetica sulle ragioni dello sviluppo di fb
RispondiElimina... ho scoperto di essermi perso alcuni tuoi pensieri/perle avendo seguito "solo" questo blog. Il mio profilo su FB lo utilizzo solo per i test di decodifica del traffico; ad averlo saputo "chiedevo la tua amicizia" ;), pero' a quanto pare non servira' che stringa una FBamicizia con te :).
RispondiElimina"Caso e necessita'"... nell'evoluzione anche dei pensieri; perlomeno per i miei.
Il bello/brutto di FB è che ha uno storico infinito :)
RispondiEliminaDa qui in avanti lo utilizzerò il blog quindi non temere XD